“Folle chi si guadagna la gloria con la guerra,
a colpi di armi, da sciocco cercando una soluzione
ai contrasti che travagliano i mortali:
se a decidere sarà la gara di sangue, mai
abbandonerà le città degli umani la guerra,
che ha assicurato loro una dimora sotto la terra di Troia,
mentre avrebbero potuto comporre con le parole
il contrasto che era nato per te, Elena.
Ma adesso alcuni hanno trovato accoglienza nell’Ade,
e le fiamme si sono avventate sulle mura della città
come fulmini scagliati da Zeus,
e per te, dolore su dolore, o infelice,
e sventure .”
(da Euripide, Elena.
Le parole del Coro sono rivolte a Elena, che, secondo Euripide, era stata portata in Egitto, mentre a Troia c’era soltanto un suo simulacro, fatto di nuvole. Sicché la lunga guerra, i tanti morti ed orrori erano stati solo per un’ombra, per un nome vuoto di realtà: per un’illusione)